Dome-nica... uoh...

Ho sonno, devo andare a dormire. La consecutio è semplice è intuitiva, ma non tiene conto del fatto che devo prima riempire nuovamente il mio lettore mp3, svuotato perché parte integrante di un regalo che ho fatto a un'amica (non sto qui a spiegarvi). La notte comincia a essere inoltrata quel tanto che basta per farmi avvertire le palpebre più in basso.

Ho appena affrontato una festa a sorpresa, un po' al di fuori dei miei canoni ma non così insopportabile. Mi è dispiaciuto soltanto non vedere due persone che avrebbero potuto esserci. La sera è calata sulle nostre teste mentre la musica avvolgeva il caos più totale, rimbalzando sui muri e scandendo i ritmi di alcuni flirt non sbocciati. Il parterre era di tutto rispetto, alcuni degli ospiti li conoscevo già, di altri ignoravo l'esistenza, di alcuni avrei potuto continuare a ignorarla senza crucciarmi più di tanto.

Una volta uscito dal marasma ho osservato la luna riempire il cielo. Non abbastanza, purtroppo, l'ora tarda mi ha trascinato verso casa. Ho un senso di incompiuto derivante da questo week-end. Facciamo che domani mi tuffo nel lavoro e non ne parliamo più. Sperando che questo squarcio di calendario dedicato alle Nazionali finisca presto, perché qui ci si è anche rotti le palle.

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