2010


Duemiladieci, un decennio del nuovo millennio. Niente bug in arrivo, non ci sono cazzate da nuova era, semplicemente c'è da buttare il calendario dell'anno scorso. Farà freddo l'inverno e caldo l'estate, esattamente come accaduto finora, sebbene a leggere l'oroscopo pare che da una sponda o dall'altra si debbano alternare paradisi e catastrofi. La gente continuerà ad alzarsi alle 6 o alle 12 a seconda della classe sociale o del turno di notte e quando la prima serata si chiuderà ci saranno da mandare a letto i bambini. Per chi non ha prole il problema sarà che farsene delle lune calanti o dei soli che scoppiano, in un tempo nel quale pensare all'ignoto può essere solo un diletto, perché nessuno te lo commissiona a pagamento.

In tutto questo can can, io continuerò a scrivere per portare a casa due soldi e quattro sorrisi all'anno, per le restanti risate alzerò il telefono e inviterò chi vorrà prendersi una birra a farlo, abbracciando la giovinezza finché non mi sentirò stanco di spegnere tardi la luce. La gente farà l'amore esattamente come ha fatto finora, diritta, al rovescio, selvaggiamente o con passione, magari cambiando soggetto e sceneggiatura per ritrovare uno spirito di libertà da sessantottini nati tardi.

Il mondo s'impegna, le coppie si nutrono, i corpi si scaldano anche a cavallo tra due decenni, ascoltando musica e guardando partite con le cicche accese, aggrovigliandosi per un passato che fa chic tra il bianco/nero e un giro di basso da urlo. I Pink Floyd non passeranno di moda nemmeno quest'anno e Maradona continuerà a essere considerato un Dio. Tanto, di nuovo, c'è solo l'essere originali.