GF

Il movimento ondulatorio del corpo è rilevante solo in funzione della stanza. Sento l'alcool viaggiare nei miei pensieri come se fosse la distorsione di una chitarra. Il mio incedere, caracollante, sa di ebbrezza come di riflessione e di sangue al pari di una ribellione. Questo è, se vi pare, il festival del caldo scorrere, come se avvertire un fremito per un composto di giuste addizioni, nel forgiarsi di una giovane crescita, potesse dirmi quale strada intraprendere. E' forte il clamore, feroce il caos, tanto che non distinguo ciò che si abbatte sulle mie ore da quanto invece pretendo che vi si imbatta. Come spiegare, per chi non ci vive, cosa spedisce la mia mente al corpo? Nemmeno la sera e le risate intrise nel luppolo sanno capire cosa voglio sperare e se non comprendo io quanto immagino, mi è difficile mostrare a chicchessia perché mi è caro il mio mondo perfetto.