Letto a castello

Ogni pensiero assume un singificato diverso a seconda dell'orario in cui lo scrivi. Mi dispiaccio molto quando al risveglio mattutino mi rendo conto di non ricordare più quello a cui stavo pensando durante la notte, magari nei minuti immediatamente precedenti all'arrivo del sonno, quando da sotto le coperte non riesco a trascrivere le mie elucubrazioni. Fortuna vuole che, nonostante l'ora tarda, non abbia ancora raggiunto le lenzuola. Domani ho una mattinata libera da impegni lavorativi, credo mi abbandonerò al riposo.

Potendo allungare le ore mi dedicherei maggiormente al relax, pur sapendo che è un'arma a doppio taglio. Il nulla intorno porta alla riflessione, nei suoi molteplici aspetti. Mi sembra di essere davanti a una vecchia scrivania con penna e calamaio. La punta superiore dell'oggetto scrivente si allunga fino alla mente e accarezza un fondo di solitudine in disaccordo con il caos, che nella quiete prova a sfornare concetti di un certo interesse.

Ogni tanto ce la fa. Però ci prova sempre.

Perdonate l'anacronismo


iTunes mi sta togliendo la concentrazione, cazzo. Devo scrivere un post serio e parte una canzone che non mi fa concentrare. Attendete qualche minuto, adesso arrivo...

Ok, questa va bene come sottofondo. Posso ripartire. Per chi non lo sapesse Barack Obama ha vinto le presidenziali negli Stati Uniti. Rispetto a qualche mese fa mi sembra un po' smagrito, non voglio immaginare quali orari comporti una candidatura alle elezioni americane, credo siano abbastanza folli da far perdere peso pur alimentandosi con regolarità. Un'altra causa della caduta di chilogrammi, escludendo la dieta, potrebbe essere il vomito. Poniamo il caso che Obama conosca un'infima parte dei sostenitori di cui dispone su Facebook, ad esempio. Se così fosse, potrebbe constatare come accaduto al sottoscritto quante di queste persone non abbiano la minima idea di cosa questo signore ha promosso nei suoi discorsi. Non voglio prendermela con Veltroni, che almeno ha cominciato a sostenere l'attuale presidente quando ancora era dietro alla Clinton nei sondaggi delle primarie, piuttosto noto un certo trasformismo in altre zone d'ombra della politica italiana. Esempio emblematico: Bossi che è andato a seguire le presidenziali a Milano nel luogo di ritrovo degli "obamiani", i quali hanno tirato le cinque del mattino a festeggiare. Siamo al ridicolo. Alla sua età fa ancora certi orari?

Meglio, molto meglio chi gli dà dell'abbronzato o chi afferma che "sarà contenta Al Qaeda". Pensate che questo genio ha anche corretto il tiro: "volevo solo ricordare che i talebani avevano incitato a umiliare i repubblicani".

Cazzo Obama, anche tu! Dovevi proprio vincere con uno scarto che non si vedeva dai tempi di Johnson?

Ilarità a parte, ripeto, meglio loro. Almeno si capisce da che parte stanno, non volevano essere disturbati per i ringraziamenti e infatti Obama non se li è cagati di pezza. Onestamente credo che il presidente degli Stati Uniti non avrebbe chiamato Gasparri a prescindere dall'incidente diplomatico, farebbe ridere e perderebbe metà dell'elettorato appena conquistato.

Chiudo il post andando controcorrente: sono abbastanza sicuro che almeno in politica estera il comportamento degli Stati Uniti cambierà ben poco, non tanto per il neo eletto quanto per chi gli sta dietro. Non dispero invece di poter notare miglioramenti nei campi dell'istruzione e dell'utilizzo di energia pulita. Era ora che a Washington aprissero i documenti relativi al Protocollo di Kyoto, magari lo facessero anche all'Ilva di Taranto.

Compagno Nicky, svegliamoci un po' da quelle parti, che i miei "conterronei" cominciano veramente a somigliare alla Pimpa, come dice Caparezza.

L'ultima frase non c'entrava nulla ma mi è venuta spontanea e l'ho buttata lì...

Mezzanotte e dintorni di porpora

Dal diario della tarda sera:

"C'è una pizza a Milano per me, ma sono da solo, almeno nel concetto che comprende il mio tavolo e le sedie attorno. L'altro posto a sedere è vuoto, di pieno c'è solo il boccale di birra sul tavolo. Meglio una bionda che una palla di vetro, alla quale potrei chiedere tante cose senza avere rispsota. La birra, almeno, non provoca domande, al massimo si limita ad inibire i pensieri. Aspettare la mia ordinazione è un buon modo per tornare a scrivere su carta, in omaggio a chi l'altro giorno si è sciroppato dodici ore di esame a Roma, sconfitto dalla scarsa tecnologia in dote all'Ordine dei giornalisti. Mi ha ricordato le elezioni americane di otto anni fa, con gli scrutinatori a contare le schede come accade ai comuni mortali. Sono sintomi di una natura offesa dal superbo, ogni tanto qualcuno lassù s'incazza e ci ricorda che siamo solo pelle ossa, con una capacità di utilizzo delle nostre meningi vicina al 10%. Queste sono occasioni nelle quali solitamente rido assaporando un retrogusto amaro. Sempre sperando che rimanga "retro"...".

Pagelle di Reggina-Inter su Interistiorg.org


Maicon 7: Sopra Maicon c'è solo la tua ragazza che ti dice: "Io e le mie due amiche fighe abbiamo voglia di fare un'ammucchiata con te perché tu non giudichi".

Quando uno è un genio c'è poco da aggiungere...