Buon compleanno

Noto una voglia sempre minore di festeggiare i compleanni. La sindrome dei capelli bianchi sta prendendo corpo più al nostro interno che sulle nostre teste e non credo sia un sintomo legato alle piogge di questi giorni. Qui al Nord le nuvole passano di consueto, gli ombrelli si aprono e si bagnano, si vedono pochi sprazzi di sole da novembre a marzo. L'aria puzza, in queste strade. Anche il futuro puzza, di “Libertà per l'Italia” (questa vi arriverà tra poco) e di quel che c'è stato finora, facce della stessa medaglia che dopo aver seminato macerie hanno capito di non voler più proseguire a dividersi il metallo pregiato per mostrarsi sul podio. Nel mio piccolo, continuo a voler condividere il mio, di podio, con chi mi sta accanto, anche se quando devo alzare il telefono (espressione arcaica, nell'epoca dei cellulari) per i consueti auguri mi rendo conto che ho meno voglia io di farli rispetto a quanto non ne abbiano gli interessati di ricerverli. Non perché non mi faccia piacere sentirli, immaginare i loro volti che ridacchiano al centesimo squillo di giornata, chiacchierare, ma perché siamo talmente assorbiti dalla ricerca di una stabilità che dobbiamo attendere un compleanno per confrontarci. Fosse per me, cari amici passati all'anno successivo, vi riunirei davanti ad un tavolo periodicamente per dirvi che ho voglia di continuare a sperare, nell'entusiasmo infantile di festeggiare davanti alla torta così come in tante altre piccole cose che conservo nel mio bagaglio di irregolare felicità. Perché nulla ha di regolare la giovinezza in questi anni, tra una legalità che non è propria di chi legifera (mai lo è stato del tutto e ancor di meno lo può essere ora) e la convinzione che a rendere migliore il regno a noi circostante siano i particolari di ogni giorno, un sorriso, una ragazza sul metrò, un ricordo che arriva al momento giusto. Quel che più vi piace del presente, quel poco di vostro che è rimasto immerso in una risata, è l'appiglio per essere felici quando sentite il peso di un anno che è passato. Attaccatevi a questo, se vedete il buio dopo aver spento le candeline.