La fragilità degli eventi nel mondo musicale mi spinge a riempire ancora il blog


Mi spiace tanto perdere Stefano Rosso, ma so che potrò sempre cantare "Che bello, due amici una chitarra e uno spinello. E una ragazza giusta che ci sta e tutto il resto che importanza ha?".

Al contrario, aver perso Richard Wright lascia un vuoto nella mente tetro e psichedelico come la seconda parte di "Shine on you, crazy diamond". Certe note mi hanno aperto un mondo d'immaginazione che non pensavo nemmeno potesse esistere. Ho scoperto cosa può fare un sintetizzatore, unito a una chitarra, una voce e tante menti lucidamente bacate, che hanno creato "The Wall", "The dark side of the moon", "Wish you were here".

Quando morì Lucio Battisti qualcuno lasciò un biglietto vicino alla sua casa. "Ti canteremo, sempre". Io di Richard Wright non posso cantare nulla, tantomeno suonare perché non so farlo. Posso ascoltarlo, come fanno tutti. So che lo farò finché avrò orecchie, udito e tanta voglia di volare senza alzarmi da terra.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma mourinho risponderà sempre:

MONACO DI TIBEEEEEEEETTTTTTTTTT


tony

Mattia Todisco ha detto...

Grand Prix di Monaco, Monaco di Montecarlo, Bayern Monaco...