Ispirazioni
Il nuovo anno è cominciato. Pochi giorni, alcune novità, qualcosa si divincola dalla routine. Più sensazioni che fatti, in verità. E' possibile che la mente stia concependo un fondo di realtà alternativa in ciò che le prime ore del neonato decennio hanno concepito. In grembo al mondo e in faccia a Dio, mi sento padrone di ciò che sono, esattamente come lo ero prima e forse con più consapevolezza. Sono cosciente di poter fare di più, perché sempre si può. I confini esistono solo per chi vuole porli. Ho sempre creduto nell'infinito e figuriamoci se non ci credo quando sto bene. Fintanto che avverto dei brividi di libertà sulla schiena nuda, mentre lo specchio mi assiste, il corpo risponderà a dovere. Lo so io e lo sa chi mi ascolta e legge. Mi piacerebbe soltanto non aver sonno la sera e prolungare così l'attività cerebrale, per capire come va affrontato lo spazio-tempo in ogni suo istante. Esplorare se stessi e il mondo mentre la gente comune non può farlo sarebbe un dono incommensurabile, se si è capaci di raccontare e io so farlo. E' per questo che non mi stanco, che aggredisco lo spazio come Don Chisciotte davanti ai mulini. Con un vaffanculo ogni tanto per aver pestato una merda. Quando il sole tramonta mi dico sempre che al prossimo sorgere sarò davanti alla scrivania, unico posto in cui sento di dover stare. La birra di fianco, le dita veloci, l'occhio che raccoglie a 360° i suggerimenti che diverranno parole. Ogni rumore è un soffio che passa, fin quando il fiato si farà corto e con le labbra si chiuderanno i pensieri.
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