Mezzanotte, davanti al mare. Seduti.

Lui: "...".
Lei: "...".

Il silenzio si misura in onde. Scroscianti, senza orizzonte, se ne vanno senza chiedere spiegazioni. Ti lasciano attonito a mirare il vento che le trascina. Lei si volta di mezzo giro, attende che il suo riflesso maschile colga il momento per fare lo stesso. Si accorge presto che non accadrà e abbassa lo sguardo, prima di riportarlo verso il fronte. Lui non muove un ciglio, ma allunga un braccio e con il mignolo cerca una stretta leggera. Si fa desiderare, la mano di lei, ma alla fine cede e lascia che le dita si arrampichino lungo le falangi dell'altro, fino all'unione dei palmi. La marea si alza, bagna i piedi in posizione conserta e sfiora la stretta di mezzo. Cala il tramonto ed è già l'alba di una nuova unione. Cosa resterà, quando con l'autunno i cavalloni si alzeranno e i granelli di sabbia saranno ridotti ad un pavimento per la marea, non è la domanda che cuore e cervello si farebbero in questo momento.

4 commenti:

Stefano ha detto...

born romantic... :)

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)