About a girl

Cosa c'è da salvare di questo viaggio? Ciò che salverei di qualsiasi altro: lo splendore. Dei luoghi, delle vicende talvolta, delle donne. Il treno del ritorno ne offre un saggio: nello scomparto 1 dell'ottava carrozza, dove il biglietto mi ha destinato, trovo una giovane donna con gli stivali colorati, i capelli dal taglio lungo e uno scialle nero a coprire parzialmente il viola della maglietta. E' sveglia, mi aiuta nella ricerca di una presa di corrente, sottolineandone la totale mancanza. Sorride pochi minuti dopo, quando il mio cellulare va a un passo dallo schiantarsi al suolo. Con il passare delle stazioni prendiamo sonno entrambi. Riapriamo gli occhi che siamo quasi a Tortona, quando il conducente annuncia l'imminenza della fermata. Continuo il viaggio senza dormire e così passo la restante mezz'ora a contemplarla mentre abbassa le palpebre. Il broncio pronunciato le conferisce un'aura di maturità, mentre un ciuffo ne divide a metà la dolcezza dei lineamenti. Le punte dei capelli si sparpagliano attorno al collo e gli zigomi si distendono. Ha un aspetto di imbarazzante bellezza, anche nei difetti che mostra girando la testa sul lato opposto. Il taglio preciso, di recente fattura, le scopre l'orecchio dal quale sbuca un piccolo brillantino appoggiato sul lobo. Luccica come il suo viso. Arrivo a Milano quasi per inerzia. E' incredibile quanto una donna possa non farti percepire il tempo. Mentre la città si difende dal buio grazie alla luce artificiale, io, amante del naturale, frantumo i vuoti cromatici del nero con la lucentezza delle sue espressioni. Si sveglia, mi lancia un'occhiata. Infila il giubbotto di pelle e raccoglie i capelli in una minuscola coda, poi scompare in mezzo al marasma della Stazione Centrale. Addio. Fa buon viaggio nei tuoi giorni futuri.

2 commenti:

Stefano ha detto...

è inutile. è primavera.

Mattia Todisco ha detto...

E' talmente primavera che nel fine settimana ho preso acqua sia a Voghera che a Genova. In entrambi i casi sul treno del ritorno avevo le palle girate, due su due per Todisco!