Ultimo tango a Granada
Credo che la notte appena passata sia stata l'ultima della mia vita a Granada. Non credo infatti che tornero' ancora qui, per quanto questo posto sia meraviglioso. Ho bisogno di sfogare la mia curiosita' in citta' e paesi che non ho ancora visto, sento di aver terminato la mia esperienza in queste strade. Domani prendero' un autobus per Siviglia e mi avvicinero' dunque al confine con il Portogallo, dove sfocera' la parte finale del mio viaggio. Nel frattempo ho avuto modo di incontrare Anna, una ragazza campana che vive a Milano e che frequenta diversi posti nel quale mi trovo spesso anch'io. Era in Cascina Monlue' al concerto di Roy Paci, a quello degli Afterhours, e' stata al Magnolia. Sentir parlare di questi angoli meneghini durante la mia trasferta all'estero mi ha fatto un certo effetto, cosi' come tornare a prendere una birra in due locali dal quale ero passato anche due anni fa e che ho riconosciuto al volo. Anna ed io abbiamo festeggiato il suo compleanno tra fiumi di cervezas e tonnellate di tapas, approfittando del fatto che qui te le servono gratuitamente appena ordini qualcosa da bere. Passare una bella serata con lei mi ha fatto allontanare ancora di piu' dal mio mondo, nonostante in qualche modo vi appartenga anche lei, che abita in Porta Romana. La mia esperienza granadiense si chiude qui, accanto a un sorriso che ricorda il mio amato sud, trasferito nella metropoli come me e confuso tra le piccole strade di pietra dell'Andalusia. Sono partito da solo e non mi sono mai sentito cosi' lontano dalla tristezza della solitudine depressiva.
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