Un anno fa, circa. La cittadina si chiama Lagos, omonima della capitale nigeriana che conosco attraverso Martins, più che per le mie conoscenze geografiche. La diapositiva mi ritrae nell'internet point al top della mia hit parade mondiale, pari merito con quello di Nizza. In un eventuale ballottaggio Lagos vincerebbe il trofeo solo grazie alla piccola cameriera che mi ha servito in quei due giorni. Come i più attenti tra voi avranno notato (tra i miei lettori figurano un regista con esperienze da operatore e un aspirante fotografo, quindi di immagini qualcuno se ne intende), la luce di sfondo è completamente bruciata, nonostante i numerosi tentativi. La dolce fanciulla mi guardava ridendo, mentre posavo la macchina fotografica sul davanzale per cercare un decente autoscatto. Alla decima volta mi sono rassegnato all'idea di avere una foto imperfetta, perché a quel punto avevo una storia da raccontare dietro l'immagine. Se le foto devono avere qualcosa da dire, questa per me ce l'ha. E' difficile trovare diapositive dei miei viaggi senza un significato, ne faccio poche ma convinto di volerle scattare.
Al prossimo viaggio...
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