Ceci n'est pas un pub


La strada che porta verso Repubblica è meno trafficata del solito, per essere mercoledì. Non è un giorno di metà settimana come tutti gli altri, perché il calendario impone un turno infrasettimanale e volendo complicarmi la vita ho unito il lavoro (pezzo su Catania-Inter) al diletto (una birra con Piantoman, poi arrotondata alla seconda). Il 4-4-2 è pieno, lo è anche il Carlsberg. Addirittura il pub che fa angolo ci rimbalza, pieno come un uovo e con una ragazza simpatica come Lo Monaco. Torniamo alla macchina sconsolati, decisi a rivederci chissà quando. Penso al primo tempo che non vedrò, al dispiacere di dover lasciare un amico per la sua strada e a me che torno in redazione a scrivere il pezzo. Scorgo un pub all'orizzonte, ultima ratio. A vuoto, perché non danno l'Inter, ma ci indicano dove potremmo vederla. D'accordo, era il penultimo tentativo, l'ultimo è pochi metri oltre il Carlsberg, il che significa tornare sui nostri passi e sperare in Dio, se esiste. Le indicazioni sono vaghe, tanto che dall'altra parte della carreggiata quello che ci sembra un pub si rivela un negozio di abbigliamento, constatazione che mi porta all'uscita che dà il titolo al post. Commento personale: "Dopo una battuta così bella non possiamo che trovare questo locale, ma soprattutto è impossibile che non ci sia posto".

Accade così. Entriamo al "Panino", ci sono un maxischermo e un tavolo libero che ci attendono e con 10' sul cronometro l'Inter ha già segnato. Attendiamo qualche minuto prima di ordinare, perché "l'adrenalina la mastichiamo tra i denti" (questa invece è di Piantoman). Al termine della partita siamo in testa con sei punti sulla prima inseguitrice, ho bevuto la mia birra e mangiato il mio "cane caldo". Prima di tornare in redazione a terminare la mia giornata (serata?) lavorativa facciamo ancora in tempo a salutare un vecchio amico dell'amico in un altro locale. Intanto, con l'alcool che scorre, le parole cominciano a fluire e ritrovo tutti i crismi della serata con una gradita compagnia: le chiacchiere, la birra, il calcio, le donne. Mi avvio felice a Cinisello, quando la notte ha appena aperto i battenti.

"Dos de la noche en Milano, Italia"

6 commenti:

Stefano ha detto...

Ceci n'est pas un post

irene ha detto...

per me siete un po' come jack lemmon e walter matthau... il solo sapervi insieme mi fa allegria!

Mattia Todisco ha detto...

E non hai visto quanto eravamo allegri noi, tra luppolo e quant'altro...

Stefano ha detto...

...e soprattutto quanto era allegro Salvo...

Anonimo ha detto...

todo, vai su interistiorg.org, c'è di che morir dal ridere.. immagina la mia risposta al sondaggio..

tony

Mattia Todisco ha detto...

Devo dire che già Santon con la faccia di Dr House mi aveva fatto morire...