(Walking)... in the rain

Ho passato due giorni in montagna, come a voler dimostrare che anch'io vado in vacanza ogni tanto. Non vedevo Rialmosso da tanti anni, l'ultima volta che ci ho messo piede avevo altre amicizie, svanite nel tempo. Ne è rimasto uno solo, di amico, fondamentale per tornare in questo sperduto paesino montanaro, visto che è anche il padrone di casa. C'è un posticino, spettacolo nello spettacolo, nella quale mi accampo assieme ai miei pensieri. E' un passaggio d'acqua tra le rocce a cui vado a raccontare in silenzio i miei anni, ogni qual volta metto piede nei paraggi. Stavolta ho sussurato da lontano ciò che avevo da riportare, perché non ricordavo esattamente come si arrivasse al sentiero. Ho preferito proseguire sulla stradina in salita che porta al ponte e proseguendo per diversi chilometri al paese più vicino, ma ho deciso di fermarmi a meno di metà percorso. Già sul ponte sono rimasto immobilizzato, a guardare l'acqua scorrere, tra le rocce e sulla mia testa. Pioveva. E me ne sono fregato. Ho lasciato che mi si bagnassero la giacca, i capelli. Hai visto mai che l'acqua porta via anche i pensieri, trascinandoli nella sua bottiglia fino a valle. Scoprirebbero tante cose, quelli che sono lì ad attenderla. Saranno passate due macchine durante la mia fermata provvisoria. Se a Milano mi fermo in un punto qualsiasi della città, per vedere due oggetti in transito mi basta schioccare le dita.

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