Luci

Sono ossessionato dalle luci. Spente o accese che siano, che ci vuol poco ad immaginare uno spiraglio di fioco avvenire in una foresta di intemperie. Quando la pioggia cade e io guardo verso l'orizzonte, so che al di là di ogni temporale il sole è presente pur non essendo visibile. Non è un concetto così difficile da comprendere e sono felice di poter traslare una convinzione così forte a ben più lontane latitudini. E' per questo motivo che io so di amarti, piccola mia. Senza incontrarti, io so che questa è la strada che porta alla foce. Non ho bisogno di vederti per capire che ci sei, mi sei stata accanto e con me sempre sarai fin quando non deciderò di abbandonarti. L'amore è un qualcosa di troppo nevrotico per decidere di averne a piccoli sorsi e solo quando ce n'è. Io so riconoscere ciò che mi è vicino. Se guardo oltre la curva della mia visuale, vedo che il giorno non finisce dove c'è una linea di demarcazione. Per me che gioco con le speranze da buon lottatore, tutto ciò che vedrò tra un secondo è già presente prima che si manifesti. Così sei tu, mia dolce foglia dall'incedere lento, che accogli gocce di sangue tra le striature di una giovane afa. I tuoi capelli seguono la forma del viso e fanno da letto alla grandine per trascinarla a valle. Ho previsto il temporale, perché l'acqua è presente nel ciclo vitale. Può tardare, ma non può mancare all'appuntamento. Prima o poi cadrà per bagnare l'asfalto. Quando ti raccoglierò dentro una pozzanghera, bacerò le tue gocce d'amore immaginandomi avvolto nelle tue labbra. Allora capirò che sei arrivata, che sei lì per me e le luci si spegneranno senza che io badi alla loro importanza.

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