Walking

Per la gioia di chi mi sfotte in merito alla mia capacità di parcheggiare più lontano di tutti, ieri ho dato un saggio delle mie capacità. Flashback al pomeriggio: passando da ULD ho incontrato NK, nerazzurruniversitario che gioiosamente stava portando avanti le ultime ore del suo ventisettesimo compleanno. Sono stato dunque invitato alla festa che poche ore più in là si sarebbe svolta al "Frizzi e Lazzi", locale a me noto per frequentazioni al di fuori dell'ambiente uldino. Scritti i due pezzi che mi erano stati commissionati, sono corso in libreria per un cadeau e ho successivamente constatato che avevo tre ore da passare prima della festa. Memore di quanto successo nelle mie precedenti apparizioni sui navigli, ho lasciato la macchina dove l'avevo parcheggiata, facendo poi tappa all'Eliseo per vedere un film prima di puntare la festa.

Suggerimento per le vostre prossime spese al cinema: "Frozen River" potete saltarlo a piè pari, se come accaduto al sottoscritto il film da voi scelto è già iniziato (volevo vedere "The Reader") piuttosto createvi un passatempo differente. L'hot dog con birra dopo il cinema è invece un'ottima scelta, ma assicuratevi che ne facciano uno più grande di quello preparato a me.

La festa ha avuto luogo, il dopo-festa al Conchetta anche, ma vi ho partecipato marginalmente data l'ora tarda. Ho mangiato un panino in stile simil-lurido prima di tornare alla macchina. Erano le quattro del mattino. Non so se vi è mai capitato di attraversare a piedi e in solitudine posti come la Darsena, Piazza XXIV maggio o le colonne di San Lorenzo a un passo dall'alba. Sono stato fermato da un trio di goliardici spagnoli (almeno credo) che volevano mostrarmi un numero ad effetto riuscito malissimo, probabilmente estorcendomi denaro. Ho superato l'entrata della metropolitana di Sant'Ambrogio e infine via Carducci, prima di arrivare alla mia macchina in corso Magenta. In mezz'ora mi sono tuffato nel rumore assordante della musica nell'iPod, seguendo il mulinare incessante delle mie gambe per strada. Tolti gli auricolari a una cinquantina di metri dall'auto, ho avvertito un vuoto intorno tipico della notte. Milano in silenzio ha quasi l'aria di piacermi.

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